Michele Cassano - 32 anni di servizio nella Cattedrale di Bari


Una cosa ho chiesto al Signore

questa sola io cerco:

abitare nella casa del Signore

 tutti i giorni della mia vita,

per contemplare la bellezza del Signore

 ed ammirare il suo santuario (Salmo 26)

 

Sono passati 32 anni che presto servizio nella meravigliosa Cattedrale di Bari. Ringrazio il buon Dio per i tanti doni ricevuti. Ripercorro in questo scritto come è iniziata questa esperienza.  Fu Mons. Carlo Colasuonno, allora parroco della chiesa-madre che una sera di fine novembre del 1990 mi propose, a nome del Capitolo Metropolitano di Bari, di lavorare come sacrista della Cattedrale. La proposta inaspettata di Don Carlo mi disorientò. Dopo il diploma di perito tecnico e l’esperienza lavorativa presso un laboratorio fotografico, svolgere tale lavoro non era la mia massima aspirazione. Infatti, in un primo momento, rifiutai, ma i disegni del Signore erano già segnati e dopo alcune settimane di prova, il 1 gennaio del 1991 iniziai a lavorare in Cattedrale. Gli inizi non furono facili. Dovevo cambiare modo di vivere per via dell’orario lavorativo che prevede di lavorare mattina e pomeriggio, nelle feste e di domenica. Inoltre, quasi mi vergognavo di dire ai parenti e conoscenti il lavoro che svolgevo. Sopportando anche le derisioni dei miei amici, continuai a svolgere con dedizione quello che mi era stato richiesto. Grazie all'aiuto di mia moglie Angela e ai nostri figli Antonio e Giovanni e alla mia indole di vedere sempre il lato bello delle cose, ora sono qui a ricordare questi anni di servizio. Il contatto quotidiano con Dio, artefice della bellezza, mi ha consentito anche di far emergere le due passioni che ho e che ho avuto fin da ragazzo: la fotografia e la scrittura, che mi hanno permesso di scrivere libri e pubblicare calendari artistici.  Dei lavori fin qui fatti quello che mi sta più a cuore è l’ultimo, “La Cattedrale di Bari tra luce, cielo e terra”, edito dalla casa editrice Gelsorosso, in cui descrivo la storia della Cattedrale dalle origini fino ai nostri giorni e la scoperta da me fatta nel giorno del solstizio d’estate nella Cattedrale. In quel giorno scoprii la meraviglia che accade all’interno della Cattedrale il 21 giugno, quando la proiezione disegnata dai raggi del sole che filtrano dal rosone posto ad ovest, alle 17:10 circa, si posa sul rosone del pavimento, composto dai diciotto raggi del rosone della facciata principale. Questa scoperta l’ho potuta approfondire grazie alla preziosa, luminosa e attenta guida del compianto Mons. Ignazio Fraccalvieri. Questa sensibilità alla bellezza mi ha portato a istituire con altri amici del centro storico di Bari l’associazione “I Custodi della Bellezza” che collabora con le istituzioni locali e mira a custodire e far conoscere le bellezze della città antica attraverso iniziative e segnalazioni. I libri che ho scritto, grazie ai preziosi insegnamenti di mons. Ignazio Fraccalvieri, di Padre Gerardo Cioffari e di Vito Maurogiovanni, mi hanno permesso di farmi conoscere e di conseguire, grazie alla collaborazione con il quotidiano la Repubblica di Bari, il patentino di giornalista pubblicista.

 

In questi anni ho vissuto tanti momenti di grazia che rimarranno indelebili nella mia memoria. Come non ricordare la Settimana Liturgica Nazionale nell'agosto del 1992 e quella vissuta nell’agosto 2015; l'ultima messa di Mons Magrassi e l'ingresso di Mons. Cacucci; le celebrazioni del Giubileo del 2000 e le ordinazioni episcopali di Mons. Bux e Mons. Angiuli e la messa per la riapertura della Cattedrale presieduta da S.E. il Cardinale Ruini presidente della CEI il 18 gennaio 2015, dopo tre anni di lavori di restauro. Con grande emozione e fede ho partecipato alle celebrazioni emozionanti e toccanti del Congresso Eucaristico Nazionale con la presenza di Papa Benedetto XVI il 29 maggio 2005. In questo momento i miei ricordi vanno al 13 giugno 2012 in cui abbiamo festeggiato il 25° anniversario di consacrazione episcopale del vescovo emerito  Mons. Cacucci, alle ordinazioni sacerdotali e diaconali, ai pellegrinaggi diocesani alla Madonna Odegitria e alla preparazione delle celebrazioni natalizie (molto sentita da parte mia la preparazione dei presepi insieme al mio collega Michele Morga, a Pinuccio Fresa e Nicola Paparella) e pasquali (in primis la messa crismale e l’altare della reposizione con la collaborazione dei parrocchiani della Cattedrale), al 12 dicembre 2015, giorno dell’apertura della porta santa della Cattedrale nell’anno straordinario della Misericordia indetto da Papa Francesco e alle due visite del pontefice alla nostra città il 7 luglio 2018, in cui ho avuto il piacere e la gioia di salutarlo personalmente e, il 23 Febbraio 2020.

Insieme al collega Vincenzo Marangio all’inizio dell’esperienza lavorativa, e a Michele Morga in questi anni, mi sono impegnato e mi impegno tutt’ora a preparare con cura e dedizione le celebrazioni diocesane presiedute dall'Arcivescovo. Un grazie al compianto Mons. Barracane maestro di liturgia e di arte sacra, a don Mario Castellano per tanti anni direttore dell’ufficio liturgico diocesano (ed ora direttore nazionale dell’ufficio liturgico) e cerimoniere arcivescovile per i preziosi consigli e suggerimenti. Non sono mai mancati da parte mia e dei miei colleghi la cura e lo zelo per la preparazione delle celebrazioni parrocchiali presiedute dai parroci e viceparroci. Grazie al nostro Arcivescovo Mons. Francesco Cacucci, che mi ha seguito con affetto paterno e al compianto Mons. Mariano Magrassi. Fu Padre Mariano, che mi incoraggiò all’inizio di questa esperienza lavorativa, invitandomi a confidare nel Signore Gesù. Alla lungimiranza di Padre Mariano si devono: la rifondazione nel 1994 della “Unione Sacristi di Bari-Bitonto" e le successive nuove assunzioni di giovani nelle chiese (Nino Pappagalo all’Arciconfratenita del Rosario, Umberto Rinaldi all’Arciconfraternita Santissima Trinità di Bari e mio fratello Giuseppe Cassano presso la Parrocchia San Ferdinando di Bari). A questo punto non posso non ricordare l'esperienza maturata per dieci anni alla presidenza dell'unione diocesana sacristi, la mia nomina nella giunta nazionale e la nomina di segretario nazionale della Fiudacs, incarico che ho ricoperto per cinque anni. Resteranno per sempre nella mia memoria la visita al Quirinale di una delegazione della Fiudacs, al presidente della Repubblica Italiana Oscar Luigi Scalfaro e l’incontro a Milano con il cardinale Carlo Maria Martini.  Impegni quest’ultimi fatti con lo scopo di far del bene ai sacristi nazionali e diocesani. In questi vent’anni di vita dell’unione diocesana sacristi con gli assistenti Padre Battista Mezzanotte, don Pasquale Zecchini, don Mario Castellano e il diacono Nicola Rondinone, abbiamo maturato la convinzione che il lavoro del sacrista, oltre al gesto quotidiano di aprire e chiudere le porte della chiesa, comporta una serie di altre di responsabilità e necessita di competenze. Papa Francesco ha detto che il lavoro di sacrista “deve essere svolto con gentilezza per donare a tutti un’immagine di umanità e di accoglienza” e, come diceva S.E. Mons. Carlo Maria Martini: “il sacrista è il biglietto da visita di una chiesa”. Ed ecco l'organizzazione e la partecipazione sia a livello nazionale che locale agli incontri di formazione. Questi hanno permesso ai sacristi di avere una maggior conoscenza del culto divino, delle sue leggi e strutture e una conoscenza storica e artistica della chiesa di competenza. Questa conoscenza mi ha permesso di fare da guida a tanti semplici turisti e a personalità importanti. Cito solo alcuni, l’allora presidente del Consiglio Romano Prodi, il Ministro dei beni culturali dottoressa Giovanna Melandri, Vittorio Sgarbi, Bruno Vespa, Roberto Giacobbo, l’attore Antonio Albanese e la regista dei collegamenti esterni della trasmissione di Rai tre Quelli… che il Calcio Lucia Zorzi che mi ha permesso di partecipare per ben due volte alla trasmissione come tifoso del Bari negli studi Rai di Milano. Un grazie colmo di riconoscenza va al Capitolo Metropolitano e ai sacerdoti capitolari vivi e defunti, sempre generosi, attenti e premurosi nei miei confronti.  Ai sacerdoti ai religiosi e alle religiose che mi onorano della loro simpatia e stima, alla parrocchia Cattedrale di cui sono figlio, e ai parroci con cui ho collaborato e collaboro: ai compianti Mons. Carlo Colasuonno, Mons.  Tonino Ladisa e mons. Nicola Bonerba e all'attuale parroco mons. Franco Lanzolla, che in vario modo mi hanno aiutato e aiutano, a svolgere questo lavoro con fede e professionalità. Un altro ringraziamento va anche ai viceparroci che si sono avvicendati in parrocchia: Don Rocco D'Ambrosio, Don Francesco Gramegna, Don Mimmo Minafra, don Alessandro Manuele, don Felice Jacobellis, don Alessandro Tanzi don Rocco Priore e il nuovo arrivato don Michele Calabrese. Un grazie a mons. Antonio Parisi direttore dell’ufficio diocesano di musica sacra e della manifestazione “Notti Sacre” con cui collaboro a cui sono legato da tantissimi anni e, a don Michele Bellino, attuale direttore del museo diocesano sempre disponibile ad offrirmi con competenza e disponibilità consigli e nozioni storiche sul patrimonio artistico diocesano. In questo momento gioioso voglio ricordare i sacerdoti figli della nostra comunità parrocchiale; in primis don Angelo Cassano, mio carissimo fratello, don Salvatore de Pascale, don Mimmo Chiarantoni, don Antonio Cassano, padre Giovanni Tisti, la carissima Suor Natalina Colaianni e il giovane padre Gianluca Lopez, che è diventato sacerdote nell’ordine domenicano. Un pensiero e una preghiera in questo momento va a mio padre Antonio e mia madre Teresa per me grandi esempi di vita e di fede, e per i compianti don Nicola Ludovico, don Vito Spinelli, Don Mimmo Terrevoli, don Ubaldo Aruanno e il diacono Don Vito Romito, punto di riferimento dei sacristi e prezioso consigliere. Grazie anche ai diaconi che si sono susseguiti in Cattedrale e che mi onorano della loro amicizia e stima: Nicola Rondinone, Mimmo Gadaleta, Raffaele De Pasquale e Giovanni Caradonna. Un grazie al mio collega e presidente dell’Unione di Bari-Bitonto, Michele Morga e ai colleghi sacristi per l’amicizia e la stima reciproca. Questo anniversario lo festeggio con un lavoro che ho consegnato al Vescovo emerito. L’opera è un video, realizzato con le foto scattate dal primo giorno del suo incarico, l’8 settembre 1999, fino all’ultima messa crismale in tempi di pandemia il 2020. A Sua Eccellenza va il mio grazie sincero perché ha presentato e mi ha permesso di pubblicare i libri che ho scritto sulla cattedrale. Al nuovo arcivescovo S.E. mons. Giuseppe Satriano che si è insediato sulla cattedra barese il 25 Gennaio 2021 affido tutte le mie energie e la mia serietà, il mio filiale affetto e la preghiera per il nuovo impegno pastorale.

Ho tante persone da ringraziare ma sono tanti e certamente ho dimenticato qualcuno e qualche iniziativa (ma gli anni passano per tutti) e me ne scuso.

Grazie perché da ognuno ho imparato coltivare una particolare sensibilità alla bellezza, necessaria a svolgere bene questo lavoro a servizio di Dio e dei fratelli.

 

 

Michele Cassano